Al fine di dare voce alla Conoscenza non più frammentata nei mille rivoli del sapere specialistico, nasce la Nova Academia Hypatia, la quale con determinazione e perseveranza auspica il dialogo, il confronto fra i saperi e le arti, riconoscendo il valore dell’integrazione e dell’interazione, affermando l’unità e l’unicità dell’individuo inteso quale entità biopsicosociospirituale.

La Nova Academia Hypatia è un’associazione multidisciplinare e multiprofessionale, che considera l’Uomo nella sua complessità: l’individuo quale essere indivisibile, quindi, corpo, mente, spirito connesso e interagente con l’ambiente naturale e sociale.
Essa sostiene e promuove lo sviluppo di sistemi e interventi integrati, basati sulla pari dignità delle scienze, delle arti e delle professioni, sul riconoscimento e sul rispetto delle diverse e specifiche competenze professionali, sulla condivisione di un patrimonio di conoscenze comuni, in nome della salute non intesa come semplice assenza di malattia, ma di benessere, quale “bene dell’essere” in divenire nella sua totalità.

Al suo interno, i vari professionisti interagiscono, avendo pari dignità, con la volontà di superare la frammentazione dei saperi e di questi con le arti e i mestieri. La Nova Academia Hypatia riconosce e diffonde il valore etico della libera ricerca e si ispira a criteri di attività basati sulla leale e fattiva collaborazione e cooperazione tra gli associati, sul rifiuto di atteggiamenti preconcetti e discriminazioni di qualsiasi natura. Essa è orientata al cambiamento qualitativo della formazione in una visione multidisciplinare e interdisciplinare dei ricercatori, dei terapeuti, degli operatori e dei volontari uniti dal medesimo paradigma scientifico, culturale ed etico.

In nome dei principi sui quali si fonda promuove una cultura, un modello multidisciplinare e interdisciplinare orientati alla salute e al benessere dell’individuo considerato nel rispetto della complessità e delle interrelazioni con la Vita nelle sue molteplici espressioni. Essa sostiene e divulga la conoscenza olistica e il modello della complessità nella ricerca, mediante le evidenze scientifiche e le osservazioni, e in particolare l’interdipendenza mente-corpo-spirito, il ruolo dei fattori biopsicosociali e relazionali nella salute e nella malattia. Ciò al fine di valorizzare la salute intesa quale processo dinamico ed evolutivo dell’individuo nell’integrità e nell’unicità.

Con tali premesse, persegue l’unità e la totalità della Conoscenza dell’essere umano e dell’ambiente, promuovendo studio, ricerca, formazione e confronto sia nelle discipline umanistiche, sia biomediche, sia bionaturali e olistiche, sia psicologiche e sociologiche, sia artistiche.

L’acronimo NAH è un messaggio simbolico che riassume attraverso il suono e la semantica i principi della Nova Academia Hypatia. Nella lingua indoeuropea con richiamo alla radice sanscrita significa: “non spostare” e più precisamente “connettere”, “legare”, infatti la Nova Academia Hypatia ha inscritta la volontà di unire, di far dialogare e confrontare le culture, le tradizioni, i saperi, le arti, ma soprattutto gli uomini tra loro in nome di una Conoscenza che rende consapevoli di sé, dell’altro diverso da sé, della Natura, del Pianeta e dell’Universo.

La Nova Academia Hypatia nasce con la volontà di rinnovare il messaggio che mirabilmente Ipazia ha incarnato e difeso a costo della sua stessa esistenza.
Ipazia, figlia del matematico Teone, nacque ad Alessandria d’Egitto nel 370 d.C. circa; venne barbaramente uccisa nel marzo del 415, vittima del fondamentalismo religioso che vedeva in lei una nemica del cristianesimo. Fattori determinanti che condussero a una vera e propria esecuzione furono anche l’amicizia e la stima nutrite nei suoi confronti dal prefetto romano Oreste, il quale era nemico politico di Cirillo, vescovo di Alessandria. Probabilmente però la vera causa della tragica fine non fu di natura religiosa, bensì nell’essere stata testimone del libero pensiero, indipendente da qualunque forma di potere.

L’assassinio di Ipazia, la filosofa, nonché l’inventrice dell’astrolabio, dell’aerometro e dell’idroscopio, fu un altro atroce episodio di quel ripudio della cultura e della scienza che aveva causato, nel III sec. d.C., la distruzione della straordinaria biblioteca di Alessandria.
Dopo la sua morte, molte menti lungimiranti lasciarono Alessandria che da famoso centro della cultura antica, culla della Conoscenza, divenne tomba della Libertà.
Il ritratto che è giunto sino a noi la descrive come una donna di rara modestia e bellezza, grande eloquenza e capo indiscusso della scuola neoplatonica alessandrina, erede della più importante comunità scientifica della Storia dove avevano studiato Archimede, Aristarco di Samo, Eratostene, Ipparco, Euclide, Tolomeo e tutti quegli straordinari ingegni che hanno gettato le fondamenta del sapere scientifico universale.
Ipazia è il simbolo dell’amore per la Verità, la Libertà e per la Scienza che espande i propri confini, infatti, ella era astronoma, matematica, filosofa, musicologa, conoscitrice della medicina e “madre” della scienza sperimentale.

Roberto Varrasi - Anna Teresa Iaccheo

Roberto Varrasi : Medico Chirurgo, Ginecologo, Sessuologo, Psicoterapeuta, Ipnotista - Anna Teresa Iaccheo : Psicopedagogista, Naturopata, Esperta in Discipline bio-naturali e olistiche, Ricercatrice in psico-sociologia della salute e presso il Centro di Medicina Integrata e Ginecologia Sistemica
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