Considerando la sessualità, la fertilità e il rapporto maschio-femmina negli ultimi quarant’anni, è utile fare alcune considerazioni, per ciò che riguarda la tutela della salute psicofisica della donna.

Sdoganata la sessualità con la rivoluzione dei costumi del ‘68, con la promulgazione di alcune leggi (divorzio, il nuovo diritto di famiglia, la 194), la donna si è sentita progressivamente libera di esprimere e realizzare la propria femminilità: sono cambiati i pilastri identitari rispetto al maschile e al ruolo che ricopriva nella società, con conseguenti ripercussioni nella coppia, nella famiglia, nel lavoro e in ogni ambito sociale.

Con l’obbiettivo di realizzare un ruolo paritario – traguardo non ancora pienamente raggiunto – e di esercitare un ruolo attivo per il rinnovamento sociale, la donna ha mostrato di essere più risoluta e attiva rispetto al maschile, ancora abbarbicato a vecchi schemi. Tuttavia, la voglia di libertà e di auto-determinazione, iniziata con la separazione della sessualità dalla procreazione – grazie soprattutto alla diffusione dei contraccettivi – e proseguita appropriandosi man mano di un terreno che da sempre era di pertinenza maschile, oggi deve fare i conti con alcuni evidenti effetti collaterali.

Fra questi: il corpo è stato mercificato e spesso l’erotismo assume i connotati della pornografia; nel gioco delle parti, la seduzione e il corteggiamento hanno perso il ruolo romantico e della reciproca conoscenza a favore della conquista e del controllo; il piacere sessuale è diventato sinonimo di libertà, possesso, trasgressione, perversione: un diritto che può generare ansia da appagamento e mancanza di un vero orgasmo; il rapporto fra uomo e donna è si è trasformato in una guerra di potere e in una forma di prevaricazione: ne sono un esempio l’incremento della violenza esercitata da ambo i sessi, gli stupri e i femminicidi.

Proseguendo nella descrizione degli effetti collaterali, ci addentriamo in un universo meritevole di approfondimento. L’aumento delle malattie sessualmente trasmesse, soprattutto, fra gli adolescenti e gli adulti, e la persistenza di gravidanze indesiderate sono dovuti a molteplici fattori: mancanza di una vera educazione sessuale e ancor prima affettiva e relazionale, e alla procreazione consapevole; scarsa prevenzione e disinformazione sui rischi legati ai rapporti non protetti; superficialità e scarsa consapevolezza emotiva con cui viene gestita la sessualità, specie fra gli adolescenti, e vera ignoranza per riguardo  la fisiologia del corpo umano, dell’apparato genitale e scarsa conoscenza della sessualità da parte di entrambi i sessi.

L’utilizzo eccessivo – per gran parte della stagione fertile – e spesso privo di controllo medico dei contraccettivi ormonali che, in quanto farmaci, andrebbero personalizzati e verificati nel tempo. Difficoltà alla procreazione naturale, da parte di ambo i sessi, e quindi ricorso frequente a quella medicalmente assistita, non priva di effetti collaterali e indesiderati.

Nello specifico, la donna ha smarrito l’intimo il rapporto con il proprio corpo e la consapevolezza della sua energia femminile creativa e non solo procreativa.

Quindi, per ovviare a questa deriva, che poi è destinata al conflitto con il maschile e alla perdita della propria identità, la donna deve riappropriarsi della propria femminilità (la fisiologia del ciclo mestruale, l’ovulazione, la sessualità, la contraccezione, la maternità responsabile, l’allattamento, il climaterio), delle sue abilità psicofisiche e del ruolo, sia nelle relazioni sociali che nella coppia: un percorso di consapevolezza di sé che includa anche la conoscenza e l’utilizzo dei metodi contraccettivi naturali. Inoltre, per le donne che si riconoscono in un percorso relazionale, fondato sui principi della parità e dell’alleanza – collaborazione, comunicazione, confronto, condivisione, comunione – rendere partecipe il partner della propria intimità (fisica, emotiva, sessuale, immaginativa) non può far altro che migliorare la coppia in ogni aspetto.  La sessualità diviene così un ulteriore elemento di complicità e intesa, poiché gli uomini divengono partecipi del corpo femminile riconoscendolo e rispettandolo in un progetto condiviso che sia chiama coppia.

La considerazione che le mestruazioni siano un “impiccio”, una limitazione di cui si può fare a meno e che, per tal motivo, debbano essere gestite o sospese per lungo tempo – per la gran parte della stagione fertile, con l’utilizzo dei contraccettivi ormonali fin dall’adolescenza – sta causando e causerà problemi nell’età adulta.

Ma le donne che vogliano “sentire” il proprio corpo e provare il piacere di conoscerne i ritmi, anziché modificarli o metterli a tacere, soprattutto, quando intendano affrontare la contraccezione o la procreazione in modo naturale che possibilità hanno? E ancora le donne che, a causa di patologie specifiche, non possano assumere gli estroprogestinici?

A tali esigenze, risponde la tecnologia computerizzata con due metodi innovativi (ma con una storia iniziata nel 1987) di semplice uso quotidiano: per la conoscenza e il monitoraggio del ciclo mestruale, anche se irregolare (dall’adolescenza alla menopausa) e per la contraccezione naturale il Pearly e il Lady-comp; per la procreazione mirata il Lady-comp baby.

Per la donna che, per ragioni di salute o di scelta, non voglia utilizzare i classici anticoncezionali (profilattico, estroprogestinici, IUD, impianti, sterilizzazione tubarica), che voglia conoscere e preservare il suo ritmo biologico e controllare la fertilità, è disponibile un software di facile utilizzo che ha un’affidabilità contraccettiva del 99,3%. Inserendo il dato mestruale e la temperatura basale giornaliera, rilevata in modo sublinguale con un apposito termistore, si ottiene una curva termica mensile che evidenzia le fasi del ciclo mestruale.  I vari cicli vengono registrati e tenuti in memoria (5 anni il Pearly e 20 anni il Lady-comp) e, per mezzo di sofisticati algoritmi matematici, risultano determinati: i giorni non fertili, la finestra ovulatoria, l’avvenuta ovulazione e il concepimento. Inoltre, per mezzo della memoria e di sofisticate comparazioni fra le misurazioni, lo strumento è in grado di discriminare singoli dati di aumento della temperatura estranei al ciclo ormonale (ad es. gli stati febbrili).

Nel caso di desiderio di maternità, per una coppia che presuppone di possedere una normale fertilità (maschile e femminile), nelle situazioni di mancato concepimento o di ridotta fertilità (presunta o accertata), è necessario concentrare i rapporti nei giorni fecondi e monitorare la successione fisiologica delle fasi del ciclo della donna: i giorni neutri, quelli ritenuti fertili e l’avvenuta ovulazione. Inoltre, è possibile riscontrare il concepimento, la fase luteinica (progestinica) e la sua appropriatezza per le successive 6-12 settimane, il calcolo della data del parto. Nella fase dell’allattamento, ove la produzione di prolattina dovrebbe inibire l’ovulazione, lo strumento è utile per determinare il ripristino della fertilità.

Infine, la possibilità di stampare il riepilogo dei dati (gli ultimi 20 cicli memorizzati) fornisce un utile e complementare diagnostica alle analisi mediche e al controllo del ginecologo.

L’essermi espresso come ginecologo e sessuologo, che ha condiviso per quarant’anni il percorso affascinante delle donne, da quando sono boccioli sino alla maturità, mi ha convinto sempre più del valore di una Medicina che è scienza e arte, ma il cui compito più importante sia quello di “avere cura” di ogni individuo nella sua unicità e totalità.

Ho incontrato tante donne, le ho ascoltate, ho dialogato con loro, sentendo il desiderio che hanno inscritto di riconoscersi e di essere riconosciute nella relazione di coppia, di amare ed essere amate. E io che nella coppia credo profondamente, ho cercato di essere loro di aiuto per lenire le sofferenze fisiche ed emotive. Spesso hanno anche stimolato quella parte di me che, riposto il camice, si dedica alla poesia, alla poesia che racconta l’Amore, come in queste poche strofe scritte qualche anno fa:

Quando gli alberi crescono vicini,
le cime puntano verso il cielo.
Quando si amano,
le loro radici si intrecciano.

Roberto Varrasi

Medico Chirurgo - Ginecologo, Sessuologo, Psicoterapeuta, Ipnotista
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